Innocue (e piccole) perversioni. Che piacere , quando, in un piccolo ristorante, nel silenzio meditabondo del dopo servizio arriva il proprietario a rifare i tavoli. Il rumore della tovaglia dispiegata e lanciata in aria, per essere poi stesa con cura sui tavoli, l'odore di freschezza che il gesto emana, sono rituali che chi ama la tavola non può non osservare. Viene in mente un frammento tratto da Eugenio Montale, che descriveva una singolarissima forma (anche questa piccola ed innoqua) di voyerismo: un non ben identificato, ma comunque simpaticamente descritto, signor Pantaleoni va al ristorante per osservare le persone che mangiano e che ci lavorano. dai gesti, dai comportamenti, da piccoli dettagli, il signor Pantaleoni ritiene di poter risalire "alle cause ed ai fini".
Noi naturalmente non voglamo arrivare a tanto (lasciamo questi compiti nobili alle vette della scrittura di montale), ma possiamo assicurarvi che i gesti letteralmente "affettuosi" che Dante Casari ha nei confronti delle cose e degli oggetti del suo ristorante, ti fanno capire il personaggio, ti aiutano ad "entrare" nel suo ristorante.
I gourmet non più giovanissimi ricorderanno il suo "Dante" in via Belvedere (chiuso nell'86): dieci tavoli, quattro camerieri professionisti ed un sommelier, più lui e la moglie Maria Vittoria (autentica maitre à penser della ristorazione).
I tempi sono cambiati e Casari, a differenza dei suoi colleghi della cosiddetta "vecchia ristorazione", ha saputo stare al passo coi tempi, con l'evoluzione delle tecniche in cucina, senza pero mai perdere quella Classe (lo scriviamo volutamente con le "c" maiuscola) in sala, che qualcuno potrebbe anche giudicare obsoleta, ma che noi invece apprezziamo.
Da Dante una signora viene sempre trattata per quello che è: una signora.
E la cucina? Ancorata a qualche parametro antico (l'utilizzo di salse, che comunque non "coprono"), ma con più di uno slancio moderno e ben riuscito (strette con pomodorini, fave e uova di seppia). La cucina è comunque di sostanza e non fa giustamente mancare i classici tortellini e tagliatelle. Con il vino, volendo, ci si può togliere qualche soddisfazione.
da: Piccole Perversioni Da Papa Re - di Helmut Failoni